lunedì 29 dicembre 2014

Orleans

Un gioco complicato ma interessante, questo Orleans, uscito da poco per la Dlp Games. L'ho sentito definire un "bag building game," ovvero una variante dei "deck building games" dove il giocatore deve selezionare le carte che vanno a costituire il suo mazzo. Qui abbiamo invece dei lavoratori, ma non è un comune gioco di piazzamento lavoratori perché si tratta di personaggi che ricoprono diverse conoscenze e mestieri: contadini, artigiani, monaci e così via. Quindi il giocatore può decidere "chi" acquisire e mettere nel suo sacchetto, poi dovrà pescare a caso e giocarsi la mano nel miglior modo possibile.


Il gioco è prettamente economico, fa uso di una plancia personale di ogni giocatore in cui si possono collocare i lavoratori per compiere diverse attività o reclutamenti di ulteriori lavoratori, e tre plance comuni a tutti: in una di queste andremo ad acquisire ancora altri lavoratori, in un'altra faremo viaggiare, tra strade e canali (sono tipi di movimento diversi), un personaggio che potrà costruire casette nelle varie località che circondano la città, e infine nella terza plancia manderemo i nostri omini a occupare varie posizioni politiche nel governo della città, ricevendo in cambio succosi punti vittoria ma sacrificando i lavoratori che resteranno in questa plancia senza essere più utilizzabili. Inutile dire che la costruzione delle case, che poi in realtà sono mercati, premia i giocatori (con un moltiplicatore dei punti vittoria). La particolarità della plancia delle posizioni politiche è che esse sono suddivise in vari gruppi e danno a chi riesce a completare ciascun gruppo (ovvero piazzare l'ultimo lavoratore mancante) riceve l'appoggio di un nobile, che in termini pratici rappresenta un ottimo bonus, pertanto collocando i propri omini qui si dovrà stare attenti a non fare il gioco degli avversari.



A completare il tutto ci sono delle tessere, con altre possibilità di "lavoro:" in alcune di esse collocando un personaggio di una certa professione avremo degli effetti favorevoli (produzione), altre tessere offrono diverse azioni possibili, eccetera. Da non dimenticare la presenza di varie merci, del denaro e di un tracciato della conoscenza che produce ulteriori bonus. Insomma, un sacco di roba.

Praticamente in questo gioco si hanno possibilità infinite di svilupparsi e costruire la propria fazione, e in una sola partita che ho giocato non posso certo dire di aver intuito quale sia la scelta più conveniente. Quello che manca, come in tutti gli "eurogames" o giochi "alla tedesca," è l'interazione con gli altri giocatori. Ovviamente c'è la classica lotta per accaparrarsi le possibilità e le risorse, come sempre nei giochi di questo tipo, ma ciascuno poi mette in atto la propria strategia fondamentalmente in solitudine e indisturbato. Sul sito principe dei giocatori di boardgames (parlo ovviamente di boardgamegeek.com) Orleans non ha i voti più esaltanti (fermo a 7,36 su 10, valutazione non malvagia ma nemmeno eccezionale) il che mi fa sospettare che la mancanza di una "personalità" definita del gioco o la complessità delle scelte abbiano disturbato i puristi degli eurogames. Io posso dire che mi sono divertito ma non ho ancora potuto esplorare la complessità delle scelte possibili in Orleans.


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