mercoledì 20 agosto 2014

J.K. Rowling non ha mica finito con voi...

... dopo Harry Potter inizierà l'aventura di Celestina Warbeck, una strega un po' scalognata che era stata soltanto menzionata nella precedente saga della Rowling. Ci saranno cinque o sei libri a venire? Per ora solo un racconto sul sito Pottermore, ma anche una canzone.

Io confesso che dovrei togliermi questa lacuna e leggermi qualcosa della Rowling, ma non riesco mai... a trovare la voglia.

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11 commenti:

M.T. ha detto...

Se vuoi una lettura d'evasione, è consigliata. Ha spunti interessanti, ciò che attira di più è l'ambientazione che ha molto fascino, ha un buon ritmo; tuttavia, in certe occasioni scade e soprattutto Rowling fa delle scelte che creano buchi nella trama, mettendo elementi che non si sa poi come gestire e che fanno porre delle domande (se si ha un oggetto per tornare indietro nel tempo, a esempio, perché non fermare il malvagio prima che faccia sfaceli? Uno scrittore quando immette certi elementi deve fare molta attenzionieo gli si ritorcono contro).

Non vorrei che l'autrice, spinta da altri e non convinta del lavoro da fare, scada e realizzi qualcosa di non all'altezza, come successo con I Doni della Morte.

Bruno ha detto...

Propio quel tipo di buchi li odio. Se metti qualcosa in mano ai personaggi pensa a cosa potrebbero farne!

M.T. ha detto...

Già, bisogna stare attenti a cosa si mette a disposizione dei personaggi.
Comunque, se vuoi dargli una possibilità e non ti sconcerta non andare in ordine cronologico, ti consiglio i volumi tre, quattro e sei: a mio avviso sono i romanzi migliori.

Bruno ha detto...

Grazie per l'indicazione ma penso di no. Se dovessi decidere di seguire la serie (avrò mai il tempo) lo farò in ordine. Prima di arrivare alla Rowling dovrei dare una seconda chance al Trono di Spade (ahi!).

M.T. ha detto...

A parte la lentezza di Martin e la mancanza di progettazione che occorre a uno scrittore professionista, comincia a esserci saturazione di questo filone: Abercrombie, Morgan e non so quanti altri hanno preso a stancare.

Bruno ha detto...

Io del fantasy classico "non" mi stanco. Purché scritto bene....

M.T. ha detto...

E' questo il punto. Il classico è stato messo da parte per concentrarsi su violenza e sesso, spesso fini a se stessi. Così facendo s'impoverisce il genere e lo si inaridisce al punto che non dà niente. Mentre una delle anime del fantasy è il fascino che la diversità e il simbolismo che creature e ambientazione erano in grado di creare. Dopo il sistema adolescenziale che ha imperversato nei romanzi negli anni precedenti, ora tutto questo fango continuo: per questo mi basta guardare la politica italiana.

Bruno ha detto...

E in effetti a me spiace che Martin abbia tanto successo.

M.T. ha detto...

Di per sé, che Martin abbia successo non sarebbe un problema: ci sta che sia seguito (personalmente trovo che i suoi lavori migliori siano altri, non le Cronache, benché il suo stile è buono e sa caratterizzare i personaggi). Il problema come sempre sorge quando gli editori cerchino dei suoi cloni per sfruttare il momento, dimostrando di non avere progettazione e non saper ricercare e investire. Questo non è fare editoria: solo andare dietro al branco.

Unknown ha detto...

Io ho letto tutte le cronache di Martin e devo dire che mi appassionano. Ci sono sesso e violenza, ma non solo quello. I personaggi poi li trovo fantastici. Se ci si affeziona ai personaggi di un romanzo vuol dire che é ben caratterizzato. In questo periodo sto leggendo tutt altro genere di fantasy: Perdido street station e sono soddisfatto per ora. @bruno anchio odio i buchi di trama, infatti sono lentissimo a scrivere perché soppeso ogni cosa, a volte mi chiedo se non mi faccio troppi problemi per niente

Bruno ha detto...

@ Mirko: per quanto riguarda la trama le parti essenziali, ridotte all'osso, io le scrivo prima e poi mi chiedo tutte le parti coinvolte, dai loro punti di vista, se avrebbero una facile e valida alternativa a quello che ho deciso di fargli fare... Se è chiaro che un personaggio (o una fazione, ecc...) sta facendo una stupidaggine di cui dovrebbe accorgersi, è chiaro che c'è qualcosa che non va. Poi ci possono essere tanti motivi per cui le cose sbagliate si fanno lo stesso, ma vanno giustificati.