mercoledì 23 aprile 2014

Le mode

Oggi sono di malumore e parlo di qualcosa che mi mette di cattivo umore, giustamente.

La moda è una cosa che odio tantissimo. Sia le fregnacce da passerella che tutte le manie per cui un argomento oggi è "in" mentre domani è "out."
Soprattutto per quanto riguarda i libri, e ne ho la prova anche per quanto riguarda il mio: le (poche) recensioni che ho avuto sottolineano freschezza e originalità ma in alcune occasioni mi son trovato a sentire questo atteggiamento negli altri, che insomma il fantasy adesso è una palla e non va di moda.


Poco importa la fatica che uno fa per scrivere, lo sforzo di rinnovare ed essere originali, e la qualità che si riesce a raggiungere (se riesce, beninteso). Se sei fuori moda sei fuori moda. Allora visto che capita a proposito vi propongo il link a quelle che, secondo il sito di io9, sono le cose più fuori moda.
Ci sono gli Zombi, i viaggi nel tempo e il "falso Steampunk." Perché poi solo quello falso? Non ha rotto abbastanza, quello vero?

Buon divertimento.




11 commenti:

M.T. ha detto...

Non ho seguito e non seguo le mode: sono qualcosa di labile e anche falso.
Quello che reputo da seguire è quello che ci piace, che ci dà piacere, quello che è veramente nostro e non ha nulla a che fare con gli altri: è questo quello che conta.

Bruno ha detto...

Sì, ma riescono a dar fastidio anche se uno non vorrebbe curarsene.

ItalianJam ha detto...

Scusa, ma come si può dire che "il fantasy adesso è una palla e non va di moda"? Si continuano a produrre libri e film (Harry Potter/Tolkien/L.Troisi/Twilight e via discorrendo).

Orbene, mi sembra proprio una voglia di cercare la depressione come esercizio mentale; suggerirei di allontanarsi da queste emozioni negative e cercare (magari attraverso la meditazione?) un punto sicuro da dove osservare oggettivamente la situazione.

E continuare a scrivere.

Riguardati.

Bruno ha detto...

@ ItalianJam: ma è proprio quello il punto, ci sono alcuni autori che vanno per la maggiore e vengono proposti a una massa di lettori che non chiede altro che quello; talvolta magari fanno anche delle buone opere ma generalmente no (tra questi "grandi nomi" ci metto anche George Martin anche se tanti gli attribuiscono grandi qualità).

La nicchia dei lettori, quelli che vanno a cercare le vie meno battute, non vuole certo quel tipo di fantasy anzi, per via del pessimo trattamento che certe volte il fantasy riceve anche sul grande schermo (non ce l'ho con i film di Harry Potter che non ho visto, ma con Peter Jackson sì, ormai, e con Twilight ovviamente sì), finisce per schifarlo proprio, anche ingiustamente.

La depressione comunque non è un esercizio mentale, se mai l'esercizio è tenerla a distanza!

Andrea Caporale ha detto...

Ho guardato la classifica e mi sono davvero meravigliato di non trovarci i vampiri.
Possibile che tirino ancora così tanto che gli editori non se ne siano stufati?

Bruno ha detto...

@ Andrea Caporale: è vero, è un'autentica dimenticanza. Che li abbiano accomunati agli zombi??

Francesco La Manno ha detto...

A me non sono mai interessate le mode e adoro il fantasy! Buon lavoro, Bruno!

Bruno ha detto...

Grazie!

Andrea Caporale ha detto...

@Bruno: potrebbe essere ma non ci credo molto. Perché una bella parte del traino del settore vampiri è dato dai "vampiri/e gnocchi/e" (rubo il termine ad Antonia Romagnoli) belli, fighi e misteriosi (e magari anche ricchi che non guasta) che come stereotipo vedo ben poco applicabile agli zombi.

Yondo ha detto...

Se le cose o passassero di moda - vestiti, mobili, auto, ecc - come farebbero a vendercene altre?
Comunque sia è questo uno degli argomenti, anche per me, più dolorosi.

Bruno ha detto...

@ Yondo: sì, la moda è una cosa cretina che genera stress.